Il Castello di Strambino si riferisce a più castelli risalenti ad epoche diverse e situati su di una collina, nel centro storico di Strambino.
Uno
di essi è una dimora gentilizia un tempo appartenente ai conti di
San Martino. Risale al XVII secolo ed ha affreschi che decorano il
prospetto esterno affacciato su un parco con alberi ad alto fusto.
Fa
parte di un più vasto complesso edificato su vari corpi di fabbrica
sulla base dei resti di un antico castello dell'XI secolo. Di tali
vestigia sono visibili due torri e resti delle mura che circondavano
il castello
arduinico
nonché parte del castello
gotico
del XIV secolo. Passata in proprietà agli eredi dei marchesi
Scarampi di Villanova, la dimora è adibita a servizio di bed
& breakfast.
Il
complesso che costituisce il Castello è sorto sulla cima della
collina in epoche diverse. Di fronte a un piccolo spiazzo erboso si
notano gli affreschi seicenteschi che ne ornano uno degli ingressi,
forse un'antica torre. Superata la torre-porta si trova il primo
maniero quattrocentesco; appena oltre si apre una corte su cui si
affaccia la parte più antica dell'intero complesso con la bella
torre circolare, un tempo coronata da merlatura.
Ecco come appariva il maniero ad
Antonino Bertolotti verso la metà dell'Ottocento:
"Passato nell'interno del castello
ci si presentarono finestroni con fregi complicati, due vecchie e
mozze torri rotonde con tracce di affreschi, nelle quali penetrammo
per strette scalette. Arrivammo in un salone antichissimo con
soffitto in legname, ornato da simboliche pitture e di arme
gentilizie. Un affresco figura Arduino, re d'Italia; il suo
monogramma è ripetuto a guisa di tappezzeria sulle pareti; ma più
antico si conosce un residuo di bastione, altrove. Mentre un salotto,
con arme araldiche colossali dei San Martino, ci accoglieva a
riposo".
Stanchi del castello medievale, i conti
di San Martino costruirono, sugli spalti dell'antica fortezza, un
Palazzo barocco, che dal 1876 fu proprietà dei conti Villanova. La
semplcie facciata è arricchita da affreschi che incorniciano le
aperture. L'interno conserva spendide sale interamente decorate: tra
le tele dipinte si notano paesaggi a soggetto marino, allestiti dal
Cogrossi verso il 1786, immagini di torri, parchi, con recinti di
ville fino alla rappresentazione del palazzo stesso e dei suoi
dintorni. nelle precedenti sale, altri quadri del pittore Cogrossi
rappresentano vedute in cui traspare il tema delle rovine, tipico del
gusto tardo settecentesco; più vicina al neoclassicismo è invece la
decorazione del salotto, dove sono effigiati, tra quadrature e motivi
ornamentali, i busti di alcuni imperatori e re dell'antica Roma. Non
poteva mancare la galleria dei ritratti di casa Savoia, famiglia alla
quale i primi proprietari del castello, i conti di San Martino
appunto, dimostrarono sempre la loro fedeltà.
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