ITINERARIO
SU MONTALTO DORA
Montalto
Dora è
un comune
italiano di
3.493 abitanti della città
di Torino,
in Piemonte.
Ogni anno, nell'ultima domenica di novembre, vi si svolge una sagra del cavolo verza, manifestazione che attira turisti da molte zone del nord Italia e che celebra il prodotto più significativo dell'agricoltura locale.
Castello di Montalto
Ogni anno, nell'ultima domenica di novembre, vi si svolge una sagra del cavolo verza, manifestazione che attira turisti da molte zone del nord Italia e che celebra il prodotto più significativo dell'agricoltura locale.
Castello di Montalto
IL
TERRITORIO:
Il Castello di Montalto Dora è situato in posizione
strategica rispetto
ai principali aeroporti e località sciistiche del Piemonte e della
Valle D’Aosta.
Si
erge sull’antica via
Francigena,
il lungo cammino che i pellegrini percorrevano da Canterbury a Roma,
passando per il Gran San Bernardo e Ivrea. Ed è, inoltre, inserito
all’interno del circuito dei Castelli del canavese, composto da una
serie di antichi manieri, tra i quali il Castello ducale di Agliè,
il Castello di Masino ed il Castello di Pavone.
Il
Castello di Montalto Dora si trova in un ambiente geologico
assolutamente particolare e unico in Europa: la
Serra di Ivrea,
lunga 25 km e considerata tra le colline moreniche più affascinanti
d’Europa.
Il
territorio è inoltre particolarmente ricco d’acqua e circondato
da laghi balneabili,
tra cui il Lago Sirio, il Lago Nero e il Lago Pistono. Il
comprensorio è perciò sottoposto a vincolo idrogeologico e
paesaggistico.
La
natura del Canavese, rigogliosa e florida grazie all’assenza di
inquinamento, costituisce un quadro di grande suggestione, tanto che
l’intera area si è vista attribuire nel tempo il nome di “giardino
di Torino”.
LA
STORIA:
Il Castello di Montalto Dora ha visto sfilare secoli di storia, dai
Savoia agli spagnoli, dai francesi ai tedeschi, subendo numerosi
attacchi da parte degli invasori,vivendo il tormentato periodo
napoleonico e assaporando la tanto agognata pace grazie all’Unità
d’Italia.
La sua costruzione è riconducibile alla prima metà del XII secolo, come testimonia un documento del 1140, nel quale viene menzionato come “Castrum Montisalti”, appartenente alla giurisdizione del Vescovo D’Ivrea.
La sua costruzione è riconducibile alla prima metà del XII secolo, come testimonia un documento del 1140, nel quale viene menzionato come “Castrum Montisalti”, appartenente alla giurisdizione del Vescovo D’Ivrea.
Molteplici
casate possedettero il maniero. Nel XIV secolo entrò a far parte dei
possedimenti dei Savoia, che nel 1403 lo cedettero alla casata dei De
Jordanis di Bard, che proseguì con i lavori di edificazione.
Tra
i vari attacchi che si sono susseguiti nel tempo, va ricordato quello
avvenuto durante l’assedio di Ivrea del 1641 da parte delle truppe
francesi del marchese d’Harcourt, in guerra contro il ducato di
Savoia: in quella occasione infatti venne smantellato l’interno
dell’edificio, mentre rimasero in larga parte intatte le strutture
esterne.
All’inizio
del XVIII secolo il Castello passò alla famiglia Vallesa che lo
mantenne sino ai primi anni dell’Ottocento, quando la casata si
estinse. Divenne poi patrimonio del conte Severino dei Baroni di
Casana che iniziò a restaurarlo ed a valorizzarlo. Risalgono
all’inizio del 1900 i primi studi e le indicazioni di restauro a
cura dell’ingegnere Carlo Nigra e dell’architetto portoghese
Alfredo d’Andadre, ideatore del Borgo medievale di Torino.
Nel
1963 il complesso monumentale divenne di proprietà della famiglia
Allioni di Brondello che avviò, dal 1965 al 1985, una campagna di
recupero degli edifici all’interno della cinta muraria e la
valorizzazione del parco.
Negli
ultimi anni, l’attuale proprietà ha ripreso e portato a termine
interventi di restauro funzionali sia agli interni che agli esterni,
insieme ad opere di valorizzazione del parco e della sua vegetazione.
RESTAURI:
La storia recente del monumento, a partire dal secondo dopoguerra, è
caratterizzata da una serie di interventi di recupero di quelli che
erano considerati “i ruderi del castello”: un primo ciclo di
lavori intrapresi negli anni ’60 e durato circa venti anni, ha
restituito all’edificio la sua completezza con interventi di
recupero di parti completamente rovinate dopo secoli di abbandono.
In
tempi più recenti, a partire dal 2003, sotto l’alta sorveglianza
della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le
Province di Torino, Asti, Cuneo, Biella, Vercelli, gli interventi
hanno avuto un carattere manutentivo per il recupero e la
conservazione: delle mura esterne in scampoli di pietra (fronti sud e
ovest), del camminamento di guardia e della merlatura. Al fine di
ricostruire la continuità materica e l’uniformità di lettura
delle imponenti superfici murarie si è provveduto, in estrema
sintesi, ad un preliminare intervento di consolidamento delle
superfici, ad un successivo intervento di pulitura e, per concludere,
ad una protezione finale.
Nell’ambito del precedente cantiere si è intervenuti con una manutenzione straordinaria della copertura della manica sud dell’edificio realizzata in lastre di pietra di grande formato e con la posa di un nuovo impianto di protezione dalle scariche atmosferiche.
Nel 2011 è stata avviata una campagna di studi relativi alla Cappella del Castello, propedeutici ad un cantiere di restauro conservativo: la campagna di saggi stratigrafici sulle decorazioni interne e lo studio storico-artistico hanno permesso di individuare la traccia di una ricca partitura decorativa tardo-medievale al di sotto dei più recenti strati di decorazione.
Nell’ambito del precedente cantiere si è intervenuti con una manutenzione straordinaria della copertura della manica sud dell’edificio realizzata in lastre di pietra di grande formato e con la posa di un nuovo impianto di protezione dalle scariche atmosferiche.
Nel 2011 è stata avviata una campagna di studi relativi alla Cappella del Castello, propedeutici ad un cantiere di restauro conservativo: la campagna di saggi stratigrafici sulle decorazioni interne e lo studio storico-artistico hanno permesso di individuare la traccia di una ricca partitura decorativa tardo-medievale al di sotto dei più recenti strati di decorazione.
EVENTI: Il Castello, per la sua collocazione, per la sua atmosfera ed evocazione storica, è il luogo ideale per set fotografici e cinematografici.
Negli anni è stato lo scenario di importanti film e cortometraggi di respiro internazionale come il film “Dracula” di Dario Argento o la fiction tv in costume “La Freccia Nera”, per citare alcuni esempi noti.
Il Castello è lo scenario ideale per feste di ogni genere, iniziative culturali, location per incontri, meeting e conferenze.
Ne
sono una testimonianza le Giornate della Primavera organizzate dal
FAI (Fondo Ambiente Italiano) che prevedono annualmente l’apertura
straordinaria del Castello al pubblico, o le tante iniziative
culturali proposte per godere degli ampi spazi interni ed
esterni insieme alle famiglie e ai bimbi di ogni età.
Diverse
anche le iniziative locali che invitano i turisti a riscoprire i
misteri della fortezza medievale, come le iniziative a cura della
Provincia di Torino o delle Regione Piemonte.
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